Periodo d’oro gli anni Ottanta per le saghe fantasy: questo decennio ha visto nascere tra le altre anche il Ciclo di Belgariad di David Eddings (1931-2009, una delle più interessanti voci letterarie fantasy del panorama statunitense), un lavoro edito in Italia da Fanucci che si distacca molto da quelli che sono i cliché del fantasy. Per quale motivo? Prima di tutto perché è caratterizzato da una trama lineare e inquadrabile molto più facilmente. A differenza di molte altre saghe che hanno tenuto i fan con gli occhi incollati alle pagine, il Ciclo di Belgariad ha una storia lineare, che si può seguire senza particolari problemi e senza fare confusione tra i personaggi e le trame.
Il ciclo è formato dai seguenti volumi
Questa saga ha l’impianto estremamente classico, ossia quello del romanzo di formazione. Ecco le principali linee attorno alle quali si esplica la trama.
L’ambientazione è quella di un mondo pretecnologico, che è nato grazie al potere demiurgico di Aldur. Il mondo ha visto il suo inizio in quanto lui ha sottratto una pietra alle stelle, un prezioso gioiello che è poi diventato il Globo. La sua preziosità ha però attirato la malvagità di Torak, intenzionato a rubarlo e a ottenere il dominio su tutto l’Occidente.
Gli basta però soltanto toccarlo per finire risucchiato e per cadere in un sonno quasi eterno. Passano gli anni e Zedar l’Apostata, discepolo prediletto di Torak, prepara minuziosamente il ritorno del suo crudele maestro. Nel frattempo Garion, un giovane che vive in una fattoria dell’ovest, viene a scoprire di avere un destino ben più impegnativo di quanto si sarebbe mai immaginato: è infatti suo il compito di riportare il Globo nella reggia del re di Riva, e contrastare l’avanzata delle forze del male.
Garion parte così per il suo viaggio eroico, e con l’aiuto di diversi amici riesce a riportare il prezioso gioiello nel luogo dove è previsto che rimanga. L’eroe è cresciuto: ha compiuto la sua impresa, si è innamorato della regina Ce’Nedra e ha intenzione di vivere e governare accanto a lei.
La situazione non è però sufficientemente tranquilla perché questo possa accadere senza problemi: il terribile Torak è ormai prossimo a risvegliarsi e vuole la sua vendetta contro Garion e contro chi gli ha impedito di conquistare il potere attraverso il Globo. In Occidente si schierano gli eserciti: la grintosa principessa Ce’Nedra (per sua stessa ammissione l’autore deve molto di quelle che sono le caratteristiche dei personaggi femminili ai consigli della moglie) è in prima linea nel motivare le truppe.
La preparazione della battaglia si avvale anche dei consigli della maga Polgara, presente anche nella saga dei Mallorean e in un volume di prequel dedicato solo alla sua figura. Riusciranno Ce’Nedra e Garion con le loro truppe a sconfiggere Taruk e a evitare che si impossessi del Globo? Per avere una risposta non resta che leggere questa saga, considerata uno dei capisaldi del fantasy contemporaneo e seguita dalla già ricordata saga dei Mallorean, un’altra pentalogia scritta sull’onda del successo del Ciclo di Belgariad.
Gli anni Ottanta ci hanno regalato davvero tantissimi bei romanzi quando si parla di saghe fantasy e questo ciclo ne è un valido esempio, soprattutto per chi ama le trame classiche dove è possibile seguire nel dettaglio le avventure di un personaggio e la sua evoluzione personale.
Pubblicato il August 14, 2014 in Saghe; Tags: david eddings