La Saga dei Drenai – edita in Italia da Fanucci e da Editrice Nord – è un ciclo di romanzi fantasy pubblicati tra il 1984 e il 2004 dallo scrittore David Gemmell. La serie, conosciuta anche con il nome di ciclo di Druss, è composta dai seguenti romanzi:
L’ordine cronologico è invece diverso e prevede l’inizio della serie con il romanzo Waylande dei Drenai.
I romani sono usciti tra il 1984 e il 2004 e sono stati introdotti dalla critica con un paragone letterario estremamente importante. L’inizio della saga è stato accolto facendo un parallelo tra il lavoro di Gemmell e quello di Tolkien e concentrandosi soprattutto sulla figura degli eroi. Se quelli de Il Signore degli Anelli erano figure quasi divine e poco in grado di plasmare la storia con le proprie decisioni, nel caso di Gemmell e della sua saga le cose sono molto diverse, in quanto i suoi protagonisti sono perfettamente in grado di creare una vera e propria epopea grazie alle loro gesta, in un mondo che è immagine speculare del medioevo europeo.
Ma di cosa parla questo mondo? Su quali linee si muove la trama dei romanzi di Gemmell? Si muove seguendo la storia di Druss, un guerriero che ha combattuto decine e decine di battaglie ed è entrato nella leggenda. La sua storia si muove in un contesto davvero particolare, ossia il confronto tra gli imperi del Drenai e del Nadir.
In questo specifico caso entra in gioco un parallelo a dir poco notevole, ossia quello con la storia romana e in particolare con il periodo di decadenza dell’impero. Le caratteristiche del Drenai sono infatti affini a quelle di Roma negli ultimi anni dell’impero, mentre l’impero del Nadir ha davvero tanto in comune con il popolo mongolo ai tempi di Gengis Khan.
Il ruolo di Druss è a dir poco decisivo negli scontri tra le due fazioni: il suo nome è infatti conosciuto in tutto il mondo in diverse accezioni tutte legate alla sua abilità nell’omicidio, concretizzata dall’aiuto di una temibile balestra a quadrelle nere. La figura di Druss, in un mondo dominato da due fazioni principali affiancate da alleati di ogni tipo che vivono in luoghi tanto affascinanti quanto sperduti, incontra anche altri importanti personaggi, come per esempio Siklagganon il Dannato, un’altra figura di guerriero che decide di espiare il proprio passato di assassino in un monastero.
Nel mondo creato da Gemmell, così simile al nostro anche grazie alla sua professione di storico, è però necessario un equilibrio tra bene e male, esemplificato dal Culto della Fonte, il cui mantenimento è necessario perché continui la vita nel mondo. La figura di Druss è senza dubbio importante, ma attorno ad essa ruotano tantissimi altri personaggi sì secondari, ma nodali per la costruzione di un universo storicamente coerente e solido.
Ci sono monaci guerrieri, contadini che scoprono di avere origini nobili, guerrieri prezzolati assetati di sangue. Il mondo di Gemmell, che con questa saga ha portato in evidenza uno dei più felici esempi di eroic fantasy, è decisamente più oscuro rispetto alle serie che hanno fatto la storia del genere fantastico, ma non per questo meno affascinante.
Forse proprio il punto di vista crudo è in grado di restituire una potenza narrativa efficace e in grado di rimanere impressa nella mente del lettore per decenni e decenni.