I canti di Anharra è il titolo di un ciclo di romanzi fantasy scritti da Giulio Leoni, scrittore che si è fatto conoscere con lo pseudonimo di J.P. Rylan. Pubblicati in Italia da Mondadori tra il 2006 e il 2012, questi libri narrano delle vicende di Anharra, una città eretta prima dell’ultima glaciazione, in un periodo antecedente allo spostamento dell’asse terrestre.
La saga de I canti di Anharra si compone dei seguenti romanzi:
Vediamo nel dettaglio di cosa parla ciascuno di essi.
Il trono della follia: in questo romanzo, pubblicato per la prima volta nel 2006, si narrano le origini della città di Anharra, che sorge in mezzo al Deserto del Vuoto e che è sorvegliata da ombre. Qui i vivi e i morti si incontrano, e due personaggi che si riveleranno poi centrali in tutta la saga – il giovane Vargo dal Nulla e l’anziano Amnor di Mennon, partono alla ricerca della mappa strappata dal corpo dell’unico viaggiatore che abbia mai raggiunto la città e che sia riuscito a lasciarla.
Il santuario delle tenebre: questo romanzo racconta quello che accade durante il viaggio, che Vargo e Amnor iniziano con altri compagni. Il punto di partenza del secondo capitolo della saga riguarda il tradimento del vecchio Amnor che, preso dalla smania di conoscere chi ha assassinato il Cantore, volta le spalle ai suoi compagni, che fuggono con una teca di cristallo in cui dorme una donna che ha tatuato sulla pelle una formula importantissima, l’unico Canto in grado di fermare le tenebre e di riportare pace nell’impero. Gli avvenimenti successivi rendono però quasi inevitabile l’avanzata delle Tenebre. La chiave per fermare tutto? Una decisione della donna che reca tatuato sul corpo il Trentesimo Canto.
L’eredità di sangue: questo romanzo, a differenza degli altri due, si svolge su due piani temporali differenti. Nel primo, in epoca contemporanea, viene esplorato un pozzo in Siberia le cui profondità rappresentano l’ingresso ad Anharra. Nel secondo, invece, si svolge tutto nell’epoca del Pleistocene, a ridosso della glaciazione di Riss causa della distruzione di Anharra. Questo avvenimento naturale tragico porta Vargo e i suoi compagni ad abbandonare la città attraverso la Siberia. Questo episodio rappresenta un’interpretazione dell’immigrazione degli ariani verso Occidente, per la precisione verso un luogo conosciuto con il nome di Eurebu, quella che oggi chiamiamo Europa.
Definito da molti lettori un poema in prosa, questo ciclo di libri è un riferimento immancabile nella libreria di chiunque ami il genere fantasy e soprattutto i romanzi che analizzano gli archetipi della nostra cultura.