Resuscitare gli antenati e umanizzare il Cosmo: questo è il progetto dei Cosmisti, i futuristi esoterici che ispirarono il programma spaziale sovietico e che restano la forza occulta dietro lo sviluppo del pensiero russo dalla fine dell’Ottocento a oggi: dal fondatore, il filosofo Nikolaj Fëdorov (1829-1903), che mirava a superare la morte attraverso la resurrezione degli antenati, ai successori che, per rendere possibile tale utopia, hanno sognato e poi promosso l’esplorazione e la conquista dello spazio: a cominciare dall’allievo di Fëdorov, Konstantin Ciolkowskij (1857-1935), scienziato e autore di romanzi di fantascienza, considerato il padre della cosmonautica russa.
Le idee dei Cosmisti, che suscitarono il profondo interesse e consenso del grande scrittore russo Lev Tolstoj, si sono sviluppate e articolate nel tempo dando vita a altri movimenti come il Transumanesimo, il Bioscosmismo o l’Immortalismo scientifico. Ma al centro resta l’idea di un Antropocosmo non in guerra con tutto il resto, ma alla ricerca di una sintonia vitale in grado di umanizzare, e quindi far evolvere, l’intero universo.
Il libro del professor Young è il massimo contributo allo studio del Cosmismo russo e dei suoi legami con l’esoterismo occidentale, ma è soprattutto lo straordinario racconto di una grande avventura che continua, di un fantastico viaggio nel cosmo e nel divenire dell’uomo, sino ai confini occulti della creazione.
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