Dalla penna di Gustav Meyrink, autore del Golem, sono arrivati i Pipistrelli, una antologia di misteriosi racconti tra magia, cabala e alchimia pubblicati la prima volta nel 1916. Essi planano sul lettore come uno stormo di arcani segreti notturni con cui il grande scrittore austriaco ci vuole meravigliare per risvegliarci dallo stato di ‘sonno’ e aiutarci a volare verso il nostro destino trascendente.
‘Tre Editori’ pubblica per la prima volta in Italia la raccolta integrale dei sette Pipistrelli dell’edizione originale, che include da Meister Leonhard ai Fratelli della Luna fino al Paese delle Succhiatempo e al Cardinale Napello. A questi si aggiungono, quale seguito ideale, gli ultimi racconti usciti su riviste poco prima della morte dell’autore, e quasi tutti inediti: L’orologiaio, Il cacatua bianco del dr Haselmayer, La città Misteriosa, La Porta sulla Fenice e diversi altri. Ma prima di immergersi nella lettura di questi fantastici racconti, il lettore si vedrà confrontato all’enigma che li circonda: perché Meyrink intitolò l’antologia Pipistrelli? E perché l’autore, che sarà perseguitato dal Nazismo e vedrà i suoi libri bruciati, illustrerà con una strana svastica la copertina della prima edizione? In un’affascinante e dotta introduzione, la curatrice Anna M. Baiocco svelerà un segreto che unisce l’Oriente all’Occidente, l’esoterismo cristiano all’induismo e al buddismo tibetano, all’ombra di Kali.
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