Il guardiano – Simona Colombo

Il guardiano di Simona Colombo nasce come racconto scritto diversi anni prima dell’autopubblicazione e rappresenta un interessante lavoro frutto della passione per la scrittura unita all’amore nei confronti del viaggio e della scoperta dell’ambiente come aspetto vivo e vitale nell’esistenza dell’uomo.

Simona Colombo, nata in Brianza e dichiaratamente appassionata sia di viaggi sia della magia della scrittura, con questo racconto trasporta il lettore in un’atmosfera ai confini dell’horror. L’ambientazione è quella del tipico paesino di montagna isolato dal mondo, del centro urbano dove è possibile toccare con mano inquietudini, paure e violenze, perché questi sentimenti non hanno nessun altro modo per uscire allo scoperto.

In questa piccola realtà a cui l’autrice mette nome Cressidora si muove l’amicizia tra quattro adolescenti, che vivono in pieno le emozioni e le lacerazioni interiori tipiche della loro età. Sono cresciuti assieme e dall’infanzia sono arrivati agli anni forse più cruciali dell’esistenza, quelli dove è più facile cadere nell’abbraccio della perversione e confondere per amore quello che invece è soltanto espressione violenta di possesso.

La voce narrante parla in prima persona ed è quella di una ragazza dalla personalità forte. Leigh porta l’attenzione del lettore sulla vicenda, per aprirgli le strade della trama attraverso la chiarificazione di un mistero inquietante, ossia la morte di Jacob, il musicista del gruppo, colui che aveva trovato nella chitarra una via di fuga dalla gabbia opprimente di Cressidora.

Camminando su un filo che viaggia tra l’horror e il surreale, con Il Guardiano Simona Colombo porta il lettore tra le pieghi più nascoste dell’interiorità umana nell’età dell’adolescenza, quel periodo in cui il mondo sembra fare troppa paura, e si preferisce l’isolamento oscuro ma accogliente delle proprie ferite interiori, con poca capacità – alcune volte – di distinguere il bene dal male.

 

Pubblicato il May 13, 2014 in Vetrina; Tags: simona colombo