Quando il diavolo mi ha preso per mano di April G. Tucholke (Piemme Editore) è una storia che inizia in un sonnolento paesino di mare, uno di quei luoghi dove succedono pochissime cose e dove è difficile vivere ma soprattutto essere giovani. In questo contesto un giorno però le cose cambiano, soprattutto nella vita di Violet White.
La sua esistenza viene infatti sconvolta dall’arrivo di River West, un ragazzo tanto bello quanto misterioso che si trasferisce nella casa di fianco alla sua: River è affascinante, garbato, ma soprattutto ha quello sguardo beffardo che non può non toccare profondamente. Attorno a lui però le cose non vanno come dovrebbero andare: la sua presenza genera inquietudine nelle persone e soprattutto si accompagna ad avvenimenti per nulla positivi, come per esempio la misteriosa scomparsa di alcuni bambini.
Violet non riesce però ad ascoltare le raccomandazioni di chi le dice di stare attenta, che il diavolo ha veramente tanta fantasia e che può nascondersi ovunque. Non riesce a vedere nel fascino di River un possibile pericolo: per lei si tratta di un ragazzo affascinante che la fa bruciare di passione e nel quale non riesce a vedere qualcosa di negativo.
In una realtà ambigua dove il sangue rappresenta una costante quasi assurda, le vicende di River e Violet riescono a tenere il lettore incollato alla pagina, come se fosse indispensabile riuscire a sapere se i due riusciranno o meno ad amarsi. Il libro è il primo romanzo di una serie già in parte scritta, il cui secondo capitolo uscirà negli USA ad agosto.
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