La Saga dei Mitago è una serie fantasy scritta da Robert Holdstock, considerato una delle più interessanti voci britanniche legate a questo genere letterario. Morto nel 2009 in seguito a un’infezione gastrica a soli 61 anni, Holdstock ha lasciato agli appassionati di fantasy un’opera di grande importanza – edita in Italia da Oscar Mondadori – che porta l’accento sull’aspetto più culturale del fantasy, ossia sull’ambito mitico e pittaresco. La saga è composta da sette romanzi, usciti tra il 1979 e il 2009. Ecco l’ordine di pubblicazione:
I titoli in inglese sono di romanzi che risultano inediti per il pubblico italiano. La trama della saga è molto complessa: le vicende sono infatti raccontate seguendo il punto di vista di più personaggi. Al centro della narrazione vi è una foresta misteriosa, come in tantissime leggende britanniche. La foresta di Ryhope è poco più grande di un bosco, ma appare sconfinata e impenetrabile a chi vi entra e tenta di scoprirne i segreti. Le persone che calcano il suolo di questo inquietante luogo creano i Mitago, ossia fantasmi che nascono dai loro stessi pensieri.
I Mitago sono molto diversi dall’idea comune di fantasma: non si tratta infatti di esseri eterei, ma di creature che, esattamente come gli esseri umani, vivono un loro percorso di sviluppo personale e sono in grado di interagire con il resto del mondo. Attorno ai misteri della foresta di Ryhope si svolge la trama dell’intera saga. Rhyope è un luogo magico, addirittura dotato di una vita propria. Rimasta immune per tanti anni agli attacchi degli uomini, la foresta viene incontro a chiunque la visiti proprio attraverso la materializzazione dei Mitago (un termine coniato dalla fusione di Mito+Imago) creature dotate delle caratteristiche che ciascun viandante reputa più giuste in base ai suoi bisogni, ai suoi desideri, alle sue aspirazioni anche più nascoste (chiara derivazione dall’inconscio collettivo di stampo junghiano). Il primo a tentare di penetrare i profondi significati del luogo è George Huxley. La sua vicenda è ambientata agli inizi del Novecento: George è un padre di famiglia, che proprio poco lontano dalla foresta abita assieme alla moglie e ai figli Steven e Christian.
Ossessionato da Rhyope, George sparisce per giorni e giorni tra gli alberi. Quando torna a casa non fa altro che scrivere pagine e pagine deliranti sulla foresta. La sua pazzia ha un epilogo tristissimo, ossia la morte della moglie per sua stessa mano. Steven e Christian rimangono così soli, e intenzionati a scoprire i segreti del padre e i misteri che aleggiano nella foresta.
Questa è solo una delle storie legate a Rhyope: anche la vicenda di Tallis è profondamente connessa alla foresta dei Mitago. Tallis è una ragazzina curiosa e intelligente, nipote di un collaboratore di George Huxley. Seguendo le parole di una lettera del nonno decide di ritrovare il fratello che credeva morto e che invece è prigioniero in un luogo spaventoso.
Assieme al guerriero Scatach, del quale è profondamente innamorata, Tallis inizia un viaggio all’interno della foresta di Rhyope alla ricerca della verità su suo fratello. Tra colpi di scena e scienziati intenzionati a scoprire la verità sugli avvenimenti della foresta questa saga rappresenta un punto di riferimento fondamentale per chiunque voglia vivere il fantasy nella sua essenza più profonda, ossia quella che si concretizza grazie alla sinergia tra attenzione al sapere popolare e cura nella resa dei particolari della psicologia umana, che riesce sempre a perdersi davanti al fascino della leggenda e del mistero.